mercoledì 5 febbraio 2014

Recensione "Contrast" - Luci ed Ombre



E' strabiliante come, negli ultimi tempi, il panorama indipendente degli sviluppatori stia crescendo non solo in quantità ma soprattutto in qualità. Fino ad un paio di anni fa ero convinto che i soli giochi su cui valesse la pena mettere le mani fossero mostri tripla A da settanta euro. Ultimamente invece, a parte grandi titoli tipo GTA o Ki No Kuni (il capolavoro del maestro dell'animazione Miyazaki), mi trovo più a mio agio con titoli che costano la metà della metà, divertono il doppio e, anche se hanno qualche problema, si lasciano giocare con piacere. E' vero, nel marasma ci sono anche giochi mediocri: ma se capita si può anche chiudere un occhio, basta saperli selezionare. Ricordiamo che  ci sono giochi osceni anche di grandi publisher (Walking Dead Survival Istinct vi dice nulla?) e io preferisco schifarmi per 15 euro, piuttosto che pensare di aver buttato 140 mila lire del vecchio conio per un gioco immondo...
Tutta questa introduzione per dire che ho avuto l'ennesima bella sorpresa: un gioco indipendente a pochi spicci , uscito su Steam ad Halloween, e che si è rivelato molto intrigante. Il suo nome è Contrast.



Cupe atmosfere noir si mescolano con un gamaplay fatto di luci ed ombre (in tutti i sensi!), inersecandosi con dosi di sogni dark che sembrano usciti dalla mente di Tim Burton, dopo una serata a guardare acrobati circensi che giocano con le ombre cinesi. Chiaro? Non credo proprio...

Didi è una bambina che ha un amica immaginaria, Dawn. Dawn vive nel mondo delle ombre ma può manifestarsi nel mondo reale al fianco della piccola. Il papà di Didi, strozzato dai debiti a da Puccio che vuole spezzargli il pollice, invece di racimolare i soldi onestamente, preferisce rischiare tutto in un circo, la cui attrazione principale è Vincenzo, illusionista e, vero padre di Didi. Non è uno spoiler: viene detto già al primo atto. Quello che non viene detto e che non vi svelerò, è come Didi, grazie all'amica delle ombre Dwan, interverrà a più riprese per aiutare la sua famiglia a uscire dai casini. Poi uno si stupisce se 'sta bambina c'ha gli incubi...


Tutta la storia si svolge (in tre atti molto brevi) in un mondo irreale, in cui gli unici esseri umani sembrano essere Didi e Dawn, mentre tutti gli altri si manifestano solo come ombre e voci. Le stesse ombre sono parte integrante della trama e del gameplay, poiché Dawn può "entrare" letteralmente nei muri illuminati trasformandosi in ombra a sua volta e sfruttando le sagome nere stagliate sulle pareti come piattaforme e appigli per portare a termine piccoli puzzle ambientali e raggiungere gli obbiettivi di ogni atto. Il tutto ricorda il gameplay di Echochrome II per PS3 Move.
I puzzle sono piuttosto ricercati senza essere impossibili, necessitano di una buona coordinazione, pensiero laterale e molta attenzione alla prospettiva. Dawn può anche spostare le luci, che creano le ombre, o gli stessi che oggetti vengono illuminati, così da comporre punti di appoggio (per quando diventa un'ombra) oppure superare ostacoli.


Oltre all'ambientazione dello stile sognante, molto bella nella sua semplicità, anche la colonna sonora (light blues e jazz, tipica del noir) è veramente un tocco di classe.
Contrast purtroppo soffre anche di qualche difetto: a parte la durata molto breve (siamo sulle 2 o 3 ore), ho trovato fastidioso qualche bug di troppo, alcuni glitch, e un respawn fatto un po alla stracazzo. Inoltre la storia, per quanto interessante, non è altro che una favoletta dark con personaggi appena abbozzati. A parte questo, per il resto, è un gioco davvero ben confezionato, a conferma del fatto che gli sviluppatori indipendenti stanno iniziando a fare sul serio. Ultimamente, come detto sopra, "indipendente", nel mondo dei videogiochi, sta diventando sempre più sinonimo di divertimento, avanguardia e sperimentazione. Vedere che con un decimo del budget si possono fare giochi così interessanti, lascia ben sperare per il futuro.

Quindi, in finale, per 15 euro (qui, in inglese con sottotitoli italici) vi potete portare a casa un piccolo esercizio di stile, nella speranza che gli sviluppatori possano crescere e sfornare un capolavoro "adulto" al più presto. Decisamente consigliato agli amanti di Tim Burton, e a chi ricerca un gameplay innovativo.


VOTO 3,5/5


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