venerdì 7 febbraio 2014

La Chicca - Radioshack e gli Anni 80


L'altra sera negli States e' andato in onda il quarantottesimo SuperBowl. E di questo ne parlerò nel post del Week End. Ma come qualcuno di voi saprà, il SuperBowl e' soprattutto una passerella di spot TV di un certo livello. Credo ci sia gente che addirittura guardi il SuperBowl solo per le pubblicità: io sarei uno di quelli... Anzi, io ho fatto di peggio: mi sono guardato solo gli spot! Del mio spot preferito 2014 ne parlerò domani, nel frattempo invece vorrei analizzare lo spot di RadioShack (una catena americana di elettronica, elettrodomestici e altre cose belle): non e' stato lo spot più bello della serata, ma e' certamente una chicca per gli amanti degli anni '80. Peccato solo che non ci siano le vecchie glorie italiche: io ci avrei piazzato Uan, Sandy Marton ed Enrico Beruschi...


Per vedere lo spott clicca qua sott:



L'avete visto? Bene. Alcuni personaggi sono stranoti in USA ma un po' meno da noi (tipo il signore coi baffi...), ma la maggior parte delle citazioni sono valide anche per noi italici. Li avete riconosciuti tutti? Andiamo a scoprirli uno per uno!


Innanzitutto la colonna sonora e' dei Loverboy, gruppo pop metal nato nel 1980 e, secondo wiki, ancora in attivita'. Io sinceramente non li conosco. Da quel che capisco andavano forte in USA, e tra le loro hit piu famose ci sono "Nothing's Gonna Stop You Now", scritta per i giochi olimpici di Los Angeles del 1984 e "Heaven in your eyes", scritta per il film Top Gun. La canzone dello spot invece e' "Working for the weekend". Agevoliamo il video qua sotto.

Dopo esserci occupati della colonna sonora occupiamoci dei personaggi.

La piccoletta in calzamaglia e' la pluripremiata ginnasta olimpica Mary Lou Retton, vincitrice di quadrilioni di medaglie d'oro durante Los Angeles 1984 e quindi eroina nazionale. Io l'avevo vista fare qualche salto mortale in un paio di film, tipo S.O.S. Fantasmi (in cui interpreta Tiny Tim, che molla le stampelle e fa dieci giravolte) e Una Pallottola Spuntata 33 e 1/3 (in cui interpreta se' stessa alla consegna degli oscar mentre corre sul palco a prendere il premio, piroettando in aria).

L'uomo con la maschera da hockey e il machete e' Jason Whoorees di "Venerdi' 13". Ben 12 (13 tra un po'...) pellicole slasher all'attivo per l'omone che con Freddy Krueger (di "Nightmare") si contende il podio di miglior pazzo omicida barra mostro degli anni 80.

I due tizi con i capelli a cilindro, uno nero e uno bianco, sono i Kid 'n Play, un gruppetto hip hop di New York. Al secolo Christopher "Kid" Reid  e Christopher "Play" Martin, da noi in Italia non mi pare abbiano sfondato. La canzone che potete beccarvi nel video qui sotto pero' l'avrete sentita nei '90, almeno il ritornello: la ripresero i LaBouche in Sweet Dreams (Ola Ola Eh!) nel 1994.  Cliccare per credere!

Il lupo mannaro vestito da giocatore di basket e' Marty di "Voglia di Vincere"  (titolo originale "Teen Wolf", del 1985). Nel film Marty era interpretato da Micheal J. Fox. Curiosita: in realta' il protagonista si chiama Scott, non Marty. Furono gli adattatori italiani a ribattezzarlo Marty per richiamare Marty McFly di Ritorno al Futuro, sempre interpretato da Michael J. Fox nello stesso anno.

Il signore coi baffi e' Cliff Clavin (personaggio interpretato da John Ratzenberger), uno dei protagonisti della Sit Com "Cheers". La serie, andata in onda per dieci anni in USA (dall'83 al '93), fu un successo strepitoso in madrepatria, un po meno in Italia, dove fu trasmessa solo in parte su Canale5 e Italia1 nell'85 e nell'88, con il titolo di "Cin Cin!". No, Umberto Smaila non c'entra, era una Sit Com ambientata in un pub di Boston... Personalmente non credo di averla mai vista...

Quella specie di Rockstar vestita da trans e' Dee Snider, meglio noto come leader dei Twisted Sister, icona del Glam Metal di meta' anni '80. Beccatevi il video sotto di una loro canzone famosa, "We're Not Gonna Take It" dell'84. Curiosità: in "Navigator" una giovane Sara Jessica Parker dice di essersi fatta i capelli viola per andare al concerto dei Twisted Sister.



Subito riconoscibili per noi italians sono invece i due wrestler Hulk Hogan e  Sergent Slaughter, il mitico Frank Poncherello dei Chips (interpretato da Erik Estrada), l'alieno Alf (il pupazzo protagonista dell'omonima sit com del 1986) e il bambolotto Chucky (protagonista della saga horror "La Bambola Assassina").

Assolutamente sconosciuti (per me!) sono i Devo, gruppo rock/new wave/elettronico/etc/etc, di cui agevoliamo un video della loro hit "Whip it" del 1980, video in cui sono vestiti da ebeti.



Altro personaggio bizzarro e sconosciuto e' Slim Goodbody (il super-eroe della salute), personaggio interpretato da John Burstein. E' questo imbecille che vedete nel video qua sotto, vestito con un costume che simula il corpo umano senza pelle (muscoli e organi in vista), tipo il modellino de "Esplorando il Corpo Umano".  Noi non avevamo l'equivalente italiano (per fortuna...), al massimo c'era il Mago Zurlì... Questo imbecille compariva in alcuni sketch salutistici alla TV USA e in diversi programmi per bambini , tipo questo:




Passiamo ora ai tre pupazzetti che sembrano delle patate abbronzate con faccia e arti: trattasi dei California Rainins , letteralmente "Uvette della California", tre chicchi di uva passa antropomorfi, fatti di pongo e animati in stop motion,  che per mestiere reclamizzavano l'uva passa californiana. Nascono nel 1986 e diventano cosi famosi da avere degli spazi televisivi come protagonisti,  come "The California Raisin Show", del 1989, in cui si esibiscono come cantanti/musicisti jazz . Per vederne un pezzetto, cliccate qui sotto. Una considerazione personale: mi sembra di averli visti anche in Italia, ma potrei sbagliare di brutto...



Infine, il gufo meccanico, e' Bubo, dal film "Scontro tra Titani" dell'81, di cui abbiamo un breve filmato.


Menzione d'onore finale per la DeLorean di Ritorno al Futuro, Slimer dei Ghostbusters e il pupazzetto del videogioco Q*Bert.


Resterebbe solo da capire chi e' la signorina al minuto 0:36 a cui sorride Poncharello...


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