lunedì 20 gennaio 2014

Recensione The Walking Dead Season 2 - Episodio 1 - Scala D - Interno 14


Non posso dire di apprezzare da sempre i lavori della Telltale (TT), ma posso affermare che la loro voglia di fare e di riportare in auge un genere, mi ha sempre colpito positivamente.
Non avrei mai immaginato dieci anni fa che un giorno che avrei rigiocato nuove avventure di Sam & Max o di Guybrush, o che un giorno sarebbe uscito un punta e clicca dedicato al mio film preferito: in pratica hanno davvero unito "polli di gomma con carrucole nel mezzo" con "flussi canalizzatori"... E cosa ne è uscito? Mezze fetecchie, purtroppo...

Di carne al fuoco ce n'era tanta, ma i ragazzi di TT non hanno saputo tenere a freno l'entusiasmo e se ne sono usciti con avventure carine ma brevi, facilotte, poco divertenti e lontane dallo spirito delle opere originali, nonostante un lavoro molto profondo di studio delle opere stesse. Diciamocelo: non basta riproporre ricordi nostalgici e nomi altisonanti: serve la ciccia. Oltretutto le avventure venivano vendute in episodi separati, cosa che non ho mai sopportato: perché devo aspettare per poter proseguire? Mica sto montando il galeone da seimila pezzi che esce in edicola in ventimila fascicoli...

Siamo ad un punto morto... (ah ah ah ah...)
Quindi, quando ho sentito che stava per uscire una nuova avventura targata TT e basata sul fumetto di Kirkman (che ha dato vita a una serie TV zombesca che amavo tanto e che ora sta scadendo nell'infima noia) ho avuto il sentore di un'altra occasione mancata...
Ma io amo qualunque cosa che abbia come sfondo una bella Apocalisse Zombie, chissà perchè! E quindi due anni fa ho giocato al primo episodio della prima serie del nuovo videogioco basato su The Walking Dead (TWD). I difetti erano esattamente gli stessi delle altre serie TT, eppure questo primo episodio, così lontano dalla serie TV, ma così vicino al fumetto (che però non avevo mai letto) era così crudo, agghiacciante e avvincente che divenne una droga. Un gioco stupendo. Peccato solo non fosse un gioco, ma una sorta di libro game a fumetti, un cartone interattivo, in cui il giocatore è chiamato nei momenti salienti della storia a prendere decisioni, spesso difficili e drammatiche, che cambiano il proseguo stesso del gioco. Pochi enigmi facilissimi e qualche Quick Time Event arricchivano il gioco, ma nulla di più. Eppure ho giocato tutti e cinque gli episodi con voracità, e posso dire di aver vissuto un'esperienza davvero intensa, vissuta raramente in un videogioco.

On my darliiiing Clemetineeee!!!!
Tutto questo popò di prologo per arrivare a questa seconda stagione, attesa con la bava alla bocca. L'attesa è stata ripagata? Non proprio... Vediamo perché. La storia riprende esattamente da dove l'avevamo lasciata, tanto che il gioco va alla ricerca nel nostro computer dei dati di salvataggio della prima stagione. Gli spoiler ormai sono inevitabili: Lee non c'è più e Clementine (di cui abbiamo una diapositiva) dovrà cavarsela da sola. E' bello vedere come il mezzo videoludico abbia nell'ultimo periodo promosso un nuovo prototipo di personaggio giocabile femminile che non fosse la pornostar stile Lara Croft o il pupazzetto alla Giana Sisters: la ragazzina cazzuta. Detto così può sembrare bizzarro ma se pensate a Clementine che prende a badilate uno zombie, alla Jodie di Beyond 2 Souls che fa saltare in aria le auto della polizia col pensiero e ad Ellie di The Last of Us, non suona più così bizzarro...
Una diapositiva di Clementine
Anche in questo caso quindi la protagonista assoluta è una bimbetta non più piagnucolosa, ma disincantata e pronta a tutto per sopravvivere in un mondo infestato da morti viventi. Questo è di sicuro un escamotage che da nuovo respiro ad una serie che per il resto in invece è una enorme fotocopia della prima stagione. Per quanto io abbia amato quel fumetto interattivo basato tutto sulle scelte emotivamente strazianti, questa volta non sono riuscito a trovare un'immedesimazione così profonda. Sarà che era più facile identificarsi con l'adulto Lee, sarà che le scelte iniziano a ripetersi, lasciando fuori quell'effetto sorpresa. Qualcosa si è rotto. Difatti, in questo primo episodio Clementine trova un nuovo gruppo di sopravvissuti con cui confrontarsi, deve riuscire a farsi accettare e dovrà compiere le solite tragiche azioni al limite dell'umano per salvarsi e salvare. Roba già sentita. A parte un momento molto crudo e inaspettato, il resto non offre più quella "botta" emotiva della prima stagione... Oltretutto la grafica, l'interattività, la durata e il gameplay in generale sono rimasti sostanzialmente a due anni fa. E quindi? E quindi non resta che attendere i rimanenti quattro episodi per vedere dove si va a parare. E comunque, per non sbagliare, basta sempre aggiungere più zombie!!!!!

 VOTO FINALE: 3,5/5 

PS: l'avventura è tutta in inglese, ma per i meno anglofoni esiste una bella traduzione scaricabile autoinstallante a cura di CrybioLab



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