L'altra sera ho rivisto per seimillesima volta Indiana Jones e il tempio maledetto, secondo film della serie e, forse, anche il mio preferito (probabilmente per motivi anagrafici...). In realtà mi sono sempre chiesto: perchè "Tempio Maledetto"? Cosa gli avrà fatto mai a Steven Spielberg? In realtà il titolo originale era più azzeccato: "Temple of Doom", il Tempio del Male, che poi sarebbe tutto il palazzo di Penkot, o come cavolo si scrive... Ma d'altronde: chissenefrega? Proviamo quindi a riassumere in poche righe questo mito della mia infanzia, rivisto con gli occhi da tristo adulto qualche sera fa.
Il nostro eroe e' sempre Indy, e il film si apre con la montagna della Paramount che si tramuta in gong, e da il via a un balletto/musical d'avanspettacolo degno dei sabati di Rai Uno. Il balletto/musical si svolge in un luogo spazio-temporale che sembra
la stanza dello spirito e del tempo di Dragonball. Non si capisce bene quali leggi fisiche seguano le ballerine, fatto sta che la canzone finisce e scopriamo di essere a Shangai nel 1935, quindi prima che i predatori cercassero l'arca perduta...
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"Non mi sento niente bene..." |
Indiana, che fa Jones di cognome, sa che riportare Nuraci a un mezzo mafioso indo-coreano di nome Lao Che può tirargli addosso solo merda (altro che diamanti) e quindi negozia con molta perizia, usando la cantante
Willie come merce di scambio, sorseggiando veleno come un pirla e creando una delle introduzioni filmiche più belle dello scorso millennio. Scoppia il putiferio, lui cerca l'antidoto, lei cerca il diamante, lui trova lei, lei trova lui, e loro trovano
Data dei Goonies (che qui si chiama Shorty) che li aspettava sotto casa per andare a fare un giretto. Dopo rocamboleschi inseguimenti il trio delle meraviglie arriva a un aereo, dove il nostro fa il gesto dell'ombrello a Lao Che, senza rendersi conto che l'aereo dove si sta infilando e' proprio di Lao Che....
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"Tanti saluti, LAO CHE!" |
Ma salire sull'aereo del cattivo facendo il gesto dell'ombrello porta altra sfiga, soprattutto se i piloti ti lasciano con le galline e si catapultano nel vuoto gridando Banzai. Ma Indy è troppo il meglio: a che ci serve il paracadute? Io c'ho il gommone! E via verso burroni infiniti e fiumi in piena! I tre dell'Ave Maria arrivano così in un villaggio di disperati che sembra uscito da una puntata di Ken il Guerriero. "Indy, aiutaci! Corri a Penkot che ci sta il Tempio del Male! Ci hanno rubato tutti i marmocchi e pure la magica pietra della pUtenza sessuale! Ce la riporti?" gli chiedono velatamente i poveri villani. Il nostro eroe li manderà a quel paese? Macche': raccoglie cappello e frustino e in groppa al suo elefante di fiducia corre verso il palazzo del Male. Che poi, se si chiama così, ci sarà un motivo?
Arrivati a palazzo, i nostri si gustano un cena sontuosa, altra pietra miliare del cinema: per anni ho pensato che in India si mangiassero davvero bacarozzi, serpenti e cervelli di scimmia. Poi ci sono stato: e' tutto vero.
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Un episodio di MasterChef |
A questo punto, invece di trombare, Indy e Willie si infilano nelle segrete putribonde. Anzi, sono Shorty e Indy a infilarsi nelle segrete infestate di altri bacarozzi, scena che mi ha sempre fatto rabbrividire... La biondina li segue con raccapriccio. E a forza di bacarozzi arriviamo al vero tempio, dove un povero pirla si fa estirpare il cuore e bruciare vivo nella lava.
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"Di chi è questo?" |
Qui, dopo una serie di sfighe allucinanti, vengono tutti rapiti: lui drogato con Brunello scaduto, lei quasi sacrificata alla dea Kali, e il piccoletto messo a spaccare pietre nelle miniere di Moria. Ma Indy è sempre il più forte e, scoperto che per svegliarsi dal sonno della dea Kali bastava un'ustione di decimo grado e salvata Willie dalla combustione (che contro ogni legge della fluidodinamica non raggiunge lo stato liquido stando a tre centimetri dalla lava per dieci minuti), si tuffa nelle miniere e salva tutti i bimbi segregati dai cattivi.
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"Capo-varo, posso andare?"
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Ennesima scena epicissima della storia del cinema umano: la corsa sui vagoni nella miniera! Fantastica per un bambino di 6 anni e fantastica pure l'altro ieri... Poi, sempre in barba a varie leggi fisiche, tra cui il Teorema di Clausius, il dottor Jones ferma il carretto che andava a cento all'ora con la suola di una ciabatta e infine cerca di suicidarsi con tutti i filistei tagliando con la spada un ponte sospeso nel nulla. Recitando "Ton shiba ke, Isakkataio!" come un kamikaze giapponese o lo shogun Mitzo Kuni Mito, uccide il cattivone e torna al villaggio con la pietra del mago Othelma e i bambini liberati.
E così il villaggio acclama i nostri eroi: grande festa! Baci, abbracci e via verso nuove avventure!
PS: Ma io mi sono sempre chiesto... E Lao Che? Che fine avra' fatto Lao Che????
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