martedì 4 marzo 2014

Anteprima - Thief, prima impressione con scasso



Sono solo due giorni che gioco a Thief, ma prima di scrivere una recensione come si deve, volevo condividere con l'universo le mie prime impressioni su questo bel giochino che attendevo con ansia da mesi.


Prima di iniziare, una valanga di premesse:
1. Non ho mai giocato al Thief originale
2. Ho adorato Dishonred (che poi ho scoperto essere ispirato proprio ai vecchi Thief)
3. L'ho provato su PC ben pompato (con una bella GeForce GTX760)

Detto questo la mia prima impressione e' piu' che positiva. Ho giocato solo il prologo e il primo capitolo, quindi della trama ancora non posso dire niente (anche se Dishonored iniziava subito col botto): impersoniamo Garrett, un ladro che adora rubare nascosto nell'ombra. L'avventura inizia al fianco di una donzella (anch'essa ladra) di cui non ricordo il nome, che ci porta con se' per rubare un non meglio identificato manufatto. Garrett si muove agile (la visuale e' in prima persona) tra tetti di palazzi e stanze di nobili, usa il suo arco con maestria e si nasconde abilmente negli anfratti bui.


Per chi non lo sapesse, si tratta di un gioco "stealth": lo scopo e' superare ogni missione senza farsi scoprire dalle numerose guardie, arraffando piu' soldi possibile e arrivando alla fine senza troppi graffi. La missione del primo capitolo e' semplice:  fuggire da una zona della citta' chiusa e messa in quarantena a causa di una epidemia di non-so-cosa e rubare (come sotto-quest) una maschera ingioiellata dalla casa di un gioielliere. Il nostro Garrett ha dalla sua parte un maestoso arco, un attrezzo multiuso detto "artiglio", dei grimaldelli da scasso e una particolare abilita', che si consuma mano a mano che la si usa, detta "concentrazione", che gli permette di essere piu' sfuggente, veloce e forte (almeno credo, non mi e' molto chiaro il suo funzionamento).


Le tattiche stealth sono quelle che ho imparato ad apprezzare in Dishonored: passa dietro le guardie, rubagli le chiavi, stordiscile, passa da una copertura all'altra, spia dalle serrature, affacciati dagli spigoli, ecc ecc. Anche le scelte multiple su come affrontare un particolare frangente della missione ricordano le avventure di Corvo Attano. Molto interessanti e convincenti, almeno all'inizio, sono tutte queste sfaccettature del gameplay. Unico neo: l'intelligenza artificiale non mi sembra da premio Nobel...


Un discorso a parte va fatto per la compagine grafica e stilistica: Thief e' un capolavoro dell'arte moderna. E' rifinito, ben disegnato, senza una sbavatura (almeno all'inizio!). Lo stile gotico/vittoriano (non so se evolvera' in qualcosa di steampunk) e' superbo e tutta la macchina gira senza scatti al massimo della risoluzione, con tutte le sofisticherie grafiche settate al massimo, incluso un ottimo vSync. E' il primo gioco che ho tra le mani studiato per la next gen: dal punto di vista prettamente tecnico l'esame pare superato con trenta e lode.

Anche il comparto audio, che ci offre una localizzazione completa in italiano del parlato, e' di livello alto, peccato solo che le musiche a volte sfocino nell'elettronica/dubstep piu' spinta, che non ci azzecca una minchia con lo stile ottocentesco del gioco.

Insomma, il primo approccio e' stato convincente: vediamo dove porta la trama, quali (e quanti) enigmi dovro' affrontare e quanto durera' l'avventura, e soprattutto in quale senso il gameplay evolvera'. I presupposti sono ottimi.

A presto con la recensione a queste coordinate!



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